Non so se nel mondo cosiddetto “civile” vi siano altri casi simili al “caso Italia”, un Paese senza.
1) Senza una legge elettorale. Quella con cui si è votato l’ultima volta è stata dichiarata “incostituzionale” nel dicembre del 2013 dalla Corte costituzionale. Se ci fosse l’esigenza (chi può escluderla in assoluto?) di nuove elezioni dovremmo o rinunciarci o votare con dio solo sa quale marchingegno. In Toscana, regione leader del porcellum,è stata votata una nuova legge elettorale, detta Toscanellum che fa rimpiangere la prima.
2) Da questa situazione deriva il fatto che alcuni considerano questo Parlamento delegittimato, altri lo pensano e non lo dicono, altri ancora pensano che possa fare solo alcune cose e non altre.
3) Corte Costituzionale e Consiglio Superiore della Magistratura: mancano due giudici della Consulta e sette componenti del Csm, indicati dal parlamento. Lunedì nuova riunione in seduta comune. Per la Corte che dovrà esaminare anche la fondamentale riscrittura della seconda parte della Costituzione opera del governo, la gara è ancora aperta dopo inutili tentativi di far passare Luciano Violante.
4) In sostanza stiamo passando mesi e anni senza una Costituzione, che sia legittimata dalla classe politica. Non così dal popolo italiano che si espresse nel 2006, dando alla carta una solenne e pensavamo definitiva legittimazione. Molti costituzionalisti ritengono che l’attuale riscrittura da parte del governo leda la volontà espressa dai padri fondatori con l’articolo 138: la Costituzione può essere “rivista”, non stravolta.
5) Siamo un Paese senza opposizione. Pd e Forza Italia sono sempre più legati da un abbraccio che prevede la diminuzione delle garanzie fondamentali, diminuzione di autonomia della magistratura, bavagli piccoli o grandi all’informazione (il silenzio di Renzi sul destino de L’Unità è inquietante). I due partiti sono legati da un patto oscuro al quale si dice non siano estranei, oltra a tutto il resto, anche interessi commerciali di almeno uno dei due contraenti: la sorte della Tv berlusconiana.
6) Chi dissente è disprezzato ed emarginato: sia fuori dalla politica che dentro i due partiti alleati.La magistratura è nel mirino di una legge fatta secondo i diktat di Berlusconi. Il maggior partito italiano è guidato da un segretario incline al comando solitario. In sostanza, un segretario senza segreteria.
7) Un paese senza “verità”: il potere occulto ha lasciato una scia di morti di cittadini e servitori dello Stato, che comincia dal dopo guerra e arriva ai giorni nostri. Costituisce la pagina più nera della nostra storia e non c’è la volontà autentica di conoscerla e fare giustizia.
8) I “senza” di questo “Paese senza” possono comunque continuare. Ne ho solo elencati alcuni. Che sorte possa essere la nostra non so davvero dirlo.
A un piccolo e anziano gufo non si può chiedere di conoscere il futuro oltre questa notte.
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Un Paese senza
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